martes, 26 de junio de 2012

Gelatina di frutti rossi ovvero Rote Grütze/ Gelatina de frutos rojos o Rote Grütze


versión castellano abajo

"Sará una sorpresa per la mamma."
"Perché?"
"Quando verrete lo saprete."
Il volo arriva puntualissimo a Dusserldorf una mattina di primavera , il cielo é azzurro. Esiste,  non é nascosto come nella grigissima Milano.
Esco dalle porte di arrivo dell'aeroporto e vedo da lontano  mio padre che come sempre incombe con la sua statura anche tra i pochi altissimi tedeschi in attesa di parenti o amici.
Penso che decisamente io "srazzo", in una famiglia di alti a me toccano i geni della bisnonna Lucia, 1 metro e 50 di energia e determinazione e amore  che ha prodotto poi figli e nipoti colossali. Tutto questo ovviamente secondo mio nonno. Quello che so di sicuro é che mi toccano i centimetri di Lucia, per il resto lascio ai posteri l'ardua sentenza.
Dopo i latini, ma non troppo,  slanci di affetto del ritrovarsi lasciamo in fretta l'aeroporto, saliamo in macchina e siamo in autostrada verso il cuore della Nordrhein Westfalen, direzione Kleve, alla scoperta di un Nord mai conosciuto.
A fianco a noi scorrono ordinatissimi campi verdi, fiori. Lasciamo l'autostrada e ci addentriamo in strade sempre piú periferiche e sempre piú campestri. S
uperiamo un boschetto e poi mio padre svolta in un cammino battuto ma sterrato.
Il paesaggio é estremamente accogliente, una pianura verde con piccoli boschetti sparsi, un laghetto, mucche al pascolo in lontananza, le poche case distanti tra loro hanno la tipica architettura fedelmente rispettosa dell'immaginario di una campagna tedesca, con tetti alti e scoscesi,  numerose finestre di legno e assi di legno che decorano le facciate.
Ci avviciniamo sempre di piú a un laghetto dove nuotano tranquille delle anatre.
E a quel punto la vedo!
Vedo la casetta di Hansel e Gretel! Una deliziosa piccola casettina bianca di due piani con il tetto a punta, con le finestre di legno e un paio di bow windows, vedo il tettuccio sulla porta da cui pende  una campanella. Alle finestre ci sono le tende di pizzo raccolte e dai vetri ci sono i decori pasquali: uova che pendono, congli di pieni di fiori.
I fiori sono anche tutto intorno alla casa, con una natura dirompente ma ordinata.
Mio padre si fema, spegne il motore si gira e mi guarda sornione.
Dall porticina di legno esce una signora, con una gonna di loden, i capelli  castani raccolti in una coda bassa, una camicia con un fiocchetto nel collo. Una elegante signora tedesca. Sento che ha un che di familiare.
Guardo bene: é mia madre!!
E mi chiedo come hanno fatto questi due viaggiatori professionisti a passare dall'essere "egiziani" a "tedeschi" nel giro di pochi mesi: roba che Zelig é un dilettante.

Non so bene quante ricette abbia raccolto mia madre nel suo soggiorno tedesco. Non credo tantissime anche per un non banale problema di lingua.
Di sicuro se sfruguglio tra le carte e gli appunti vari qualche cosa c´é.
La cucina tedesca la abbiamo apprezzata da turisti ma non troppo nelle kartofell haus dove a parte il tripudio di rosti e patate si mangia dell'ottima carne.
Abbiamo anche mangiato in raffinatissimi ristoranti all'interno di castelli. Una cucina da scoprire.

Il rote grutze é un dolce tipico soprattutto del Nord della Germania e approfitta della frutta di bosco di stagione per un dessert fresco, la frutta viene cotta e lo sciroppo ispessito con amido di mais e completato con una crema pasticcera.

Una versione strepitosa di questo dolce la si puó trovare nel libro Ricette per bene ed é proposta da Alex di Foto e fornelli 
Questa é una versione "latina", proposta da Juliana Lopez May, chef argentina di cui ho giá proposto varie ricette e che mi piace..si mi piace proprio. Questa é tratta dal suo "Mi primer libro de recetas" ed é una ricetta della sua infanzia.

Ingredienti (ho modificato le dosi rispetto alla ricetta originaria)

  • 500 gr di prugne rosse
  • 300 gr di zucchero
  • 3 cucchiai di amido di mais
  • 2 pere tagliate a dadini
  • 2 pesche tagliare a dadini
  • 300 gr di frutti di bosco misti (lamponi, mirtilli ecc.)
  • Acqua

Per la crema

  • 500 ml di latte
  • 2 tuorli
  • 100 gr di zucchero
  • qualche goccia di estratto di vaniglia


Coprire le prugne eliminando il seme con l'acqua e cuocerle sino a che siano morbide.
Scolarle e rimetterle sul fuoco con lo zucchero.
Mescolare l'amido di mais in mezzo bicchiere d'acqua e farlo sciogliere, unirlo alle prugne mescolando affinché non si formino grumi.
Portare nuovamente a bollore il composto e continuare a cuocere per altre 3/4 minuti. Spegnere il fuoco e unire la frutta rimamente che si cuocerá senza disfarsi al calore stesso delle prugne e del loro sciroppo.
Far raffreddare e mettere in frigo.
Preparare la crema mescolando a freddo tutti gli ingredienti e poi cuocere a fuoco bassissimo mescolando con un cucchiaio di legno sino a che si addensi.
La crema di puó usare calda o fredda. Nel caso si prepari prima e si faccia raffreddare coprirla con una pellicola per evitare che formi la pelliciana.

Servire la gelatina di frutta con uno o due cucchiai di crema pasticcera.


GELATINA DE FRUTA O ROTE GRUTZE







El Rote  Grütze es un postre típico  de Alemania especialmente del norte y utiliza los frutos del bosque que estan de temporada para  un postre fresco donde la fruta se cocina con su almíbar y se espesa con almidón de maíz y se completa con una crema pastelera.

Una versión  maravillosa de esta  receta dulce se puede encontrar en el libro Ricette per bene  propuesto por Alex de Foto e fornelli
Esta es una versión de "latina"  por Juliana López May, chef argentina, que ya he propuesto varias recetas y que me gusta .. me gusta mucho. Esto está en su "Mi primer Libro de recetas" y es una receta de su infancia.

Ingredientes (he modificado las dosis en comparación con la receta original)

  • 500 gramos de ciruelas rojas
  • 300 gramos de azúcar
  • 3 cucharadas de almidón de maíz
  • 2 peras, cortadas en cubitos
  • 2 duraznos cortados en cubos
  • 300 g de mezcla de bayas (frambuesas, arándanos, etc.)
  • agua


Para la crema

  • 500 ml de leche
  • 2 yemas de huevo
  • 100 gramos de azúcar
  • pocas gotas de extracto de vainilla


Cubrir las ciruelas sin las semillas con agua y cocinar hasta que estén suaves.
Escurrir y llevar la olla de nuevo al fuego agrefando  el azúcar.
Disolver la maicena en medio vaso de agua y agregarla a las ciruelas  revolviendo para que no se formen grumos.
Llevar a hervor  y continuar la cocción durante otros 3/4  minutos.
 Apagar el fuego y agregar la otra fruta que  que se va a cocinar sin fuego directamente con el calor de las ciruelas
Dejar enfriar y refrigerar.
Preparar la crema, revolviendo todos los ingredientes en frío y luego cocinar a fuego lento, removiendo con una cuchara de madera para que no se espese.
La crema se puede usar caliente o fría. Si se prepara antes y para usarla fría cubrirla con  papel film  para evitar que se forme una pelicula arriba..

Servir la gelatina de frutas de una o dos cucharadas de crema pastelera.


5 comentarios:

Stefania Oliveri dijo...

Stessa sorte anche a me, in una casa di alti, l'unica tappa sono io!
Ho un albero di prugne che aspetta di essere trasformato!

Günther dijo...

gelatina fantastica inclusa la crema :-)

Federica dijo...

Ti faccio stretta compagnia per la "tappitudine" ma dicono che nella botte piccola c'è il vino buono :D!
Posso farti compagnia anche per una di quelle golose gelatine? Un bacione e grazie per gli auguri ^_^

La Gaia Celiaca dijo...

ecco, io sono come tua zia :-)
ma quand'è che sei stata in alemania? e adesso dove sei?
bellissimo questo dessert.

Alex dijo...

Ma dai, Kleve è vicinissima alla cittadina in cui cresciuta mia mamma :-)) Che bella questa versione con altra frutta, da provare. Grazie per la citazione.
Baci, Alex

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